In questo periodo di emergenza sanitaria (diffusione del virus COVID-19) la psicoterapia online si è rivelata uno strumento fondamentale. Tramite questo metodo è possibile, per lo psicologo psicoterapeuta, garantire la prosecuzione di percorsi già iniziati ed anche avviare nuove terapie. Ma è possibile fare un’ipnoterapia completamente online? Ci risponde il dott. Fabio Varotto grazie alla sua consolidata esperienza con pazienti Italiani residenti ell’estero e studenti universitari fuori sede.
Che cos’è la psicoterapia online?
La psicoterapia online si svolge come la terapia in presenza solo che si utilizzano strumenti di videochiamata (Skype, Zoom, Whatsapp, ecc…). Si parte chiaramente dell’idea che il paziente non abbia la possibilità di recarsi in studio come nel caso dell’emergenza sanitaria attuale.
La relazione terapeutica o rapport si instaura nello stesso modo in presenza ed online?
In realtà non esistono studi scientifici esaustivi su questo argomento. Questo perché la modalità di terapia online è relativamente nuova ed ancora poco usata. Sulla base della mia esperienza precedente all’emergenza COVID-19 posso dire che la relazione terapeutica nella terapia online dipende dalla sicurezza del terapeuta e dalla dimestichezza di quest’ultimo nell’utilizzo della terapia in videochiamata. Alcuni pazienti dimostrano da subito un buon rapport anche dall’altra parte dello schermo, altri hanno bisogno di essere rassicurati, come accade quotidianamente anche nei nostri studi. Chiaro che un terapeuta sicuro nell’utilizzo di questi metodi che sappia prevenire e risolvere anche i piccoli problemi tecnici che si possono incontrare in questo tipo di lavoro instaura, secondo me, una relazione di maggior fiducia.
Tutte le tecniche di psicoterapia sono applicabili online?
Per la maggior parte direi di sì, fatta eccezione per alcune tecniche che presuppongono il contatto fisico con il paziente. Ad esempio la tecnica del tapping per la desensibilizzazione dell’affetto non è preticabile però esistono molte altre tecniche di desensibilizzazione, e non solo, che si possono tranquillamente utilizzare. Perciò anche in questo caso tutto sta all’esperienza del terapeuta. Più tecniche si conoscono meglio è.
Con la psicoterapia online si possono trattare tutti i pazienti?
La maggior parte ma non proprio tutti. Per questo motivo di solito faccio una prima valutazione basata su un colloquio strutturato e test. Questa è una valutazione di prassi che utiliziamo per tutti coloro che si rivolgono al nostro studio e permette di avere una diagnosi precisa sulla base della quale poi si decidono la fattibilità e la durata del trattamento. In generale, sulla base della mia esperienza, la maggior parte delle problematiche (ansia, attacchi di panico, dipendenza affettiva, ecc…) è trattabile online. Bisogna fare attenzione con pazienti che presentano sindromi psichiatriche gravi o tratti borderline che sono però facilmente individuabili attraverso la diagnosi.
Passiamo a parlare di ipnosi online?
Assolutamente. Citando Milton Erickson: “L’ipnosi non esiste. Tutto è (auto)ipnosi”. Ciò significa che l’ipnosi è uno stato naturale che il nostro cervello produce diverse volte nell’arco della giornata (vedi articolo) quindi l’ipnotista non è altro che un facilitatore che, all’interno della terapia ipnotica, agisce acompagnando e supportando la persona al momento e nel modo giusto. Essendo una tecnica verbale è tranquillamente utilizzabile da un terapeuta esperto anche online. Se parliamo invece dell’ipnosi cosiddetta non verbale vedo qualche difficoltà ma è una tecnica che io non pratico.
Per cui non tutte le tecniche ipnotiche sono utilizzabili online?
Anche in questo caso non abbiamo dati scientifici esaustivi. Per quanto riguarda le tecniche di induzione, come ho specificato prima, sicuramente è preferibile utilizzare una tecnica verbale. A proposito dell’ipnosi Ericksoniana posso dire di aver applicato la maggior parte delle tecniche senza difficoltà anche online.
L’ipnosi Ericksoniana, nella sua esperienza, è preferibile rispetto ad un’altra tecnica?
Penso non sia solo questione di tecnica. La psicoterapia moderna ed i vari approcci che si studiano in psicologia clinica ne hanno sviluppate moltissime. Come dimostrano gli approcci di psicoterapia più recenti basati sulle neuroscienze (ad es. Ecker, Ticic e Hulley, 2018) serve il giusto mix tra empatia del terapeuta e tecniche che fanno di lui un professionista specializzato. In questo modo è possibile portare la parsona ad una “azione interiore” (cit. Ecker et al., 2018) che produce cambiamenti profondi e stabili indipendentemente dalla modalità, online o meno.
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