Ipnosi medica
Ipnosi medica – cosa si intende con questo termine? Come si integra l’ipnosi in medicina? In quali patologie? Scopriamolo assieme.
L’ipnosi, come abbiamo spiegato in precedenza, è uno stato naturale del cervello che viene prodotto diverse volte nell’arco della giornata.
Attraverso lo stato di ipnosi psicoterapeuti, medici o psicologi, possono aiutare le persone a trovare più facilmente soluzione creative ai problemi ma anche modificare sensazioni corporee. Far sentire un braccio o una gamba più caldi o più leggeri ad esempio.
Ipnosi medica e chirurgia
E’ proprio grazie a questa caratteristica che è possibile affiancare l’ipnosi a procedure di tipo medico, ad esempio per indurre anestesia in un arto o in altre parti del corpo. Questo fenomeno ipnotico è molto noto e ben documentato da varie ricerche (Fathi et al., 2019; Dillworth e Jensen, 2010; Stoelb et al. 2009).

L’anestesia ipnotica è stata recentemente affiancata a quella chimica all’ospedale Niguarda di Milano dove è stata eseguita una sostituzione della valvola aortica utilizzando questo metodo (vedi articolo).
Utilizzo dell’ipnosi in patologie specifiche
L’ipnosi è stata impiegata con successo allo scopo di controllare i sintomi, l’ansia che derivava da questi e per migliorare la qualità della vita in pazienti con varie patologie organiche.
Vediamone alcuni esempi, tra parentesi i riferimenti di ricerche internazionali che hanno validato l’efficacia dell’ipnosi in questi casi:
– Intestino irritabile (Per una rassegna si veda Whitehead, 2009).
– Disturbi dermatologici (rassegna di Shenefelt, 2000).
– Emicrania (Kohen, 2010).
– Acufeni (Yazici et al., 2012; Cope, 2008).
Questi sono solo alcuni esempi per una rassegna più approfondita pubblicheremo altri articoli specifici per ogni patologia.
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